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Venerdì 12 agosto 2016 – Santa Giovanna Francesca de Chantal, 1572-1641

MATRIMONIO, DA DOVE E PERCHE’
Un matrimonio vero è un matrimonio vero per sempre. L’abbandono della moglie per un’altra donna (e viceversa, l’abbandono del marito per un altro uomo) è adulterio. Occorre ritornare ‘al principio’ della iniziativa di Dio. E tuttavia Gesù apre a una prospettiva più grande e radicale. Si può dare la propria vita non a una donna, ma direttamente e interamente a Dio, nella dedizione intera al suo regno. E’ questione di vocazione, cioè di una chiamata di Dio, di fronte alla quale la libertà si muove dicendo sì.

Vangelo di Matteo, 19, 3-12
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

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