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BUD SPENCER

Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, ancora straordinariamente popolare e amato in Germania, è stato intervistato domenica scorsa dal Welt am Sonntag.
Riportiamo alcuni passi del colloquio:

Hai quasi 86 anni. Come ti presenterai di fronte alla morte?
«Con dignità. Questa è la parola decisiva, la ripeto spesso. Devo avere questa dignità, nella vita. E quando arriverà il giudizio. Devo andare incontro alla morte con dignità».

Nei tuoi film sei stato un mangione. Ora pubblichi un libro dal titolo “Quello che vi volevo ancora dire...”. Si può mangiare anche la saggezza a cucchiaiate?
«Non si tratta di saggezza, ma di devozione».
In che senso?
«Nella mia vecchiaia avanzata ho bisogno della religione più che mai. Ho bisogno della fede. Credo in Dio, è ciò che mi salva. E prego. Perché? Perché riconoscono in modo sempre più forte come sia nulla ciò a cui prima attribuivo un grande valore. Lo sport, dove volevo affermarmi, la popolarità. Chi si inorgoglisce per queste cose, chi insegue solo il successo, la fama, è un idiota».

Credi quindi in una vita dopo la morte?
«Assolutamente sì. C’è».

Come immagini il tuo ultimo pasto prima della morte e con chi lo condivideresti?
«Spaghetti. Con Gesù Cristo».

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