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Festa della Santissima TRINITA’

L’UNIVERSO DI DIO

Come una sorgente che sgorga dal profondo della terra e irriga i campi; come l’oceano che invade gli abissi e bagna i continenti; come uno sguardo aperto all’infinito oltre la siepe; come un cuore proteso a un amore totale: così e ben più di così il mistero di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo avvolge il mondo e invade i cuori. Dio percorre l’universo delle galassie e penetra il frammento invisibile, conforma la realtà e si protende a toccare il dito dell’uomo creato. Si specchia nella figura del maschio e della femmina, germoglia nella vita suscitata nel grembo della madre, conforma le dimensioni di tutti i rapporti umani: l’amore coniugale e paterno e materno e filiale, l’amicizia con l’amico privilegiato e la carità verso il povero e affamato, fino al gesto supremo del dono della vita.
Astronomi e scienziati, filosofi e matematici, uomini e donne che guardano il cielo e scrutano il cammino della luna e delle stelle, annusano il fiorire delle piante e odono il ronzio degli insetti, intuiscono il misterioso rapporto che connette gli esseri. La legge della relatività scopre la penetrante relazione di tutti nel tutto.
Dio Uno e Trino solca con l’orma del suo passo e blandisce col fiato della sua bocca ogni essere grande e minuto, noto e ignoto. Quale dunque la distanza tra cielo e terra, tra materiale e spirituale, tra piccolo e grande? Tutto è attraversato dalla potenza di Dio e abbracciato dall’Amore che muove il sole e le altre stelle, come intuisce Dante al termine del suo percorso tra cielo e terra.
E’ aperta la strada per conoscere chi è Dio e chi è l’uomo, che cos’è il presente e dove va il futuro, dove abita la felicità e dove vince la giustizia, dove fermenta l’amore e dove la vita è eterna.
Non restiamo più fermi sulla riva dell’oceano, bloccati sulla frontiera della non conoscenza. Dio prende il naviglio e attraversa il mare infinito, giunge alla nostra riva e si mostra nel volto umano del Figlio nato a Betlemme e vissuto a Nazaret, Cafarnao, Gerusalemme.
Per tutto il tempo pasquale, Gesù con insistenza imbarazzante ci percuote le orecchie e il cuore raccontando il suo rapporto con il Padre nell’eternità e nel tempo, ed effonde sugli uomini l’Amore costitutivo dello Spirito Santo.
Alla fine, Gesù ci attrae all’unità del Padre e del Figlio, nello Spirito Santo che, nella pazienza del tempo, ci conduce alla verità tutta intera. L’universo e tutti gli esseri, ogni uomo e ogni donna, vibrano nell’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Don Angelo