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Giovedì 9 maggio 2019,San Pacomio Abate, Alto Egitto 287-347

Vangelo secondo Giovanni 6,44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

GESU’, PANE DI VITA

Gesù promette il dono di se stesso, attraverso il pane che ci dona. Mentre dice queste cose inaudite, Gesù ci riconduce al Padre, origine di tutto e fonte della nostra conoscenza. Come è possibile che il Padre entri in contatto con noi? Lo fa attraverso il Figlio, il solo che l’abbia visto e che possa comunicare agli uomini la sua vita. Facendosi uomo e donandosi come pane del cielo, il Figlio che offre la sua carne per il mondo, ci comunica la vita che riceve dal Padre.