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Venerdì Santo 19 aprile 2019

Vangelo secondo Giovanni, 19,25-37
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

ACCANTO ALLA CROCE

Sul Venerdì Santo si innalza la Croce di Gesù. La liturgia della Chiesa ne fa memoria con il lungo racconto della Passione, ripreso dal Vangelo di Giovanni. I cristiani adorano la Croce e la baciano, e ricevono il Corpo di Cristo nella Comunione eucaristica. In quanti modi siamo convocati sotto la Croce del Signore, come Maria e Giovanni e le donne? Una fatica, una sofferenza, una malattia; la persecuzione, la contraddizione, i contrattempi dolorosi. Gesù assume su di sé tutta l’umana esistenza, con la sua debolezza e il suo peccato. Volgiamo lo sguardo ‘a Colui hanno trafitto’.