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Mercoledì 13 marzo 2019 Santa Cristina, martire in Persia nel 559

Vangelo secondo Luca 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

QUALE SEGNO?

Il segno è Gesù che muore e risorge: Gesù presente nella nostra vita. La ‘generazione malvagia’ del tempo di Gesù, testimone delle sue parole e dei suoi miracoli, non lo riconosce. Come possiamo riconoscerlo noi? Gesù attraversa la nostra vita nella tessitura dei fatti che accadono e attraverso i volti delle persone che incontriamo; il Vangelo e i sacramenti ci addestrano a incontrarlo e riconoscerlo. Domandiamo un cuore docile e attento, per non perdere l’occasione della vita.
Martedì 12 marzo 2019 San Luigi Orione, sacerdote della carità 1872-1940