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Lunedì 28 gennaio 2019 San Tommaso d’Aquino, teologo dottore della Chiesa, 1225-1274

Vangelo secondo Marco 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

LO SPIRITO DI SAPIENZA

Andare contro l’evidenza delle cose per salvare le proprie idee: questo è proprio un peccato contro lo Spirito Santo. Gli scribi hanno di fronte Gesù che compie guarigioni e libera dai demoni le persone ‘possedute’, e lo accusano di vincere la partita con il favore del capo dei demoni! Dovranno invece riconoscere che Gesù ha il potere di legare satana, “l’uomo forte” che occupa la casa del mondo. Chiediamo dunque lo Spirito di sapienza e di semplicità vissuto da San Tommaso d’Aquino.