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Sabato 10 novembre 2018, San Leone Magno, Papa e Dottore della Chiesa, 395-461

Vangelo secondo Luca 16,9-15

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

LIBERI E VIGILI

Le parole di Gesù scuotono e sconcertano. Egli ci vuole desti, vigili, attenti al nostro destino, nella ricerca della vera ricchezza e nel buon uso di quello che possediamo. Gesù libera la strada della vita, sgombrandola da inutili pesi e false preoccupazioni, e soprattutto da propositi di male. E’ bello camminare con cuore libero, non appesantito da interessi e partigianerie, non inchiodato nei propri programmi e nelle proprie fissazioni, ma libero per accoglierei il Signore che ci viene incontro con la sua Provvidenza.