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Giovedì 8 novembre 2018, Santi Quattro Coronati, martiri sec IV, Beato Giovanni Duns Scoto, francescano, teologo

Vangelo secondo Luca 15,1-10

Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola:
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

IL VOLTO DELLA MISERICORDIA

L’evangelista Luca introduce il grande capitolo della misericordia. Gesù spiega in tre parabole – la pecora perduta, la moneta smarrita, il figlio prodigo – il suo comportamento verso ‘i pubblicani e i peccatori’ che sono attratti a lui e lo ascoltano. Gesù – e il Padre con lui - è il pastore che va in cerca della pecora perduta, è la donna che rovista la casa in cerca della moneta, è il padre che attende il figlio che va via di casa, si perde nel mondo, poi si pente e finalmente ritorna.