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Qui Roma, Piazza San Pietro

LUCE SULLA PIAZZA

All'imbrunire, sullo sfondo di un cielo disegnato da cumuli di nubi, la Basilica di San Pietro si illumina di una bellezza nuova. Non resisto all'impulso di condividerne la foto con qualche amico. Questa piazza protesa nell'abbraccio, fa spalancare lo sguardo e il cuore. Ci troviamo al centro del mondo. Nonostante le file e i controlli, ci si sente a casa, nella casa di tutti. È l'incontro con il Papa a sciogliere le barriere e a far cadere tutti i muri. Lui, che anticipa di oltre mezz'ora l'ingresso in piazza San Pietro per l'udienza del mercoledì, vuole incontrare tutti e gira con camionetta in lungo e in largo tra le file della gente che acclama. Giunto sul palco antistante la facciata, fa salire accanto a sé una piccola schiera di ragazzini, che rimangono seduti composti per tutto il tempo dell'udienza. Alla fine, compie a piedi un giro infinito tra le file di persone che circondano il palco. Una per una: un saluto, un abbraccio, un dono, un ricordo. "Ma non si stanca?". Incede con ritmo a campana, come chi si difenda da un impaccio segreto, e procede, procede. Vescovi, qualche personalità, bambini piccolissimi che qualcuno gli porge da baciare, gruppetti familiari, sposi novelli. C'è anche chi festeggia i 25 anni di Matrimonio e ha già incontrato il Papa alla Messa di Santa Marta, ricevendone la benedizione personale ed esaltandosi per le foto dell’incontro, recuperate in fretta al Centro Vaticano. La Messa, la parola, la memoria del Matrimonio, la celebrazione della prima comunione, una malattia incipiente o ormai superata, una ricorrenza della parrocchia o della scuola, una circostanza della vita, i problemi delle nazioni, della pace e dell’economia, della povertà e dell’ambiente: tutto quanto viene vissuto, celebrato, sofferto, amato, qui prende nuove dimensioni e viene sperimentato con una intensità mai provata. Acquista le dimensioni della Chiesa, si apre al mondo e sale verso l'alto. I bimbi trovano certezza, gli sposi riprendono slancio, i preti purificano intenzioni e opere, ciascun cristiano ritrova conforto alla sua povera fede, il visitatore occasionale si sorprende. Papa Francesco e ogni papa prima di lui, è il granellino di senape cresciuto fino ad ospitare tutti gli uccelli del cielo. Ritroviamo l'attrattiva e la benevolenza del Padre e sperimentiamo la libertà dei fratelli che si riconoscono dalla Liguria alla Sardegna, dal Libano alla Spagna all'America Latina alle nazioni d'Oriente. Il particolare non ci soffoca con il suo peso, ma diventa leggero librandosi sull'orizzonte della Chiesa Cattolica.