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Venerdì 15 giugno 2018 – San Vito adolescente martire, m. Lucania 303

Vangelo secondo Matteo 5,27-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

GLI OCCHI E IL CUORE

Si comincia dagli occhi, anzi dal cuore, come dice subito Gesù. I gesti esteriori esprimono il bene o il male che il cuore desidera e progetta. Quando invita a privarsi dell'occhio o della mano che scandalizza, Gesù non ha in mente la mutilazione fisica quanto piuttosto la mortificazione del cuore, la quale può avvenire solo nella prospettiva di un bene più grande. Anche la fedeltà alla moglie e al marito regge solo nella prospettiva di una felicità più vera.