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Natale 2017-Anno 2018

IL NATALE CHE NON PASSA

Il Natale non passa mai. Si spengono le luminarie e si torna dalle vacanze sulla neve o dai giri nelle città d’arte. Si disfano i presepi e si piegano gli alberi luccicanti, si ripongono i cuscini stellati e i verdi festoni in grandi scatole che verranno buone per i prossimi anni. Il Natale non si disfa. Rimane attaccato alla pelle e al cuore come un avvenimento che accade. Non è vero che l’atmosfera del Natale o il consumismo che lo invade distruggono il Natale. Non è vero che la frequentazione ai supermercati svilisce le liturgie delle chiese. Il Natale pervade la cultura, attraversa la dissipazione, imbeve le nostre dissacrazioni e le nostre imprecazioni. Neppure l’ignoranza religiosa, dilatata come i continenti di plastica che galleggiano nell’oceano e sprofondano negli abissi, annienta il Natale. Neppure la sostituzione del nome di Gesù con Perù – come inventa qualche insipida insegnante -  riesce a far morire il Natale.

Non solo perché il calendario continua a segnalare come vacanza il tempo natalizio. Il Natale permane anche quando l’annuncio evangelico che risuona nelle liturgie viene snobbato da schiere di ex-cristiani, e la soglia delle chiese viene varcata solo per una frettolosa visita turistica. Permane nel senso della vita, quando aspettiamo un bambino e quando lo vediamo nascere. Permane quando partecipiamo ai funerali di un parente o di un amico, e gli auguriamo che non sia tutto finito. Permane nella coscienza dei nostri peccati, nel disagio che ferisce il cuore quando, sentendoci disprezzati e forse odiati, cediamo alla tentazione di rispondere con la stessa moneta. Con il Natale succede una cosa strana: ci ritroviamo come persone amate pur non meritandolo. Il Natale cambia la nostra idea di Dio, che torniamo a guardare come Bambino. Il Natale sfida la nostra libertà; cambia la nostra idea della vita e della morte, della salute e della malattia, del bene e del male. Se i Natali che abbiamo vissuto non ci hanno fatto diventare più buoni, ce ne hanno almeno attizzato il desiderio. La nostra infanzia e la nostra giovinezza rimangono piene di memorie natalizie: presepi e musica e giri per strade e chiese. Il Natale non passa mai perché rinasce negli occhi dei bambini, negli auguri degli amici, nelle feste con i parenti. Il Natale sboccia nel desiderio di vita, nella ricerca della felicità, nella speranza di un mondo nuovo. Il Natale permane nel tabernacolo delle Chiese, nella celebrazione delle Messe, nei sacramenti della vita, nella comunità che ci invita, nel Salvatore che continuiamo ad aspettare e che ‘forse si può incontrare davvero’, come dice la canzone di un amico prete. Abbiamo una "stella"  da seguire, un cammino da fare. Non possiamo più vivere senza Natale.