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NEL MARE DI NOTIZIE

Da quando un amico ha cominciato a inviarmi ogni giorno via mail una mazzetta di quotidiani, mi sento come una casa invasa dall'alluvione. Anche scorrendo velocemente le 60 pagine più 30 più 20 più 50, in certi giorni moltiplicate per due o per tre, più l'infinita carovana degli inserti, si finisce con l’incrociare gli occhi e imbarazzare il cervello. Può darsi che il tempo e la pratica addestrino a scegliere testate e pagine e rubriche soffermandosi su notizie o firme che lo meritano, saltando per quanto possibile la marea di pubblicità, ma l'alluvione resta. Le pagine scorrono sul cellulare ingrandite o rimpicciolite, mentre gli occhi scivolano in una ginnastica da saltimbanco. Viene il paragone con i monaci, i quali le notizie dal mondo le sentono centellinare come gocce nella lettura che accompagna il pranzo; o il paragone con i giorni di esercizi spirituali come si usava una volta, senza cellulari e senza giornali.
Il contatto con il mondo aiuta a ‘stare al mondo’ e concede l'illusione di esserne partecipi. Ci pare di essere condotti a percorrere le grandi autostrade della storia e i piccoli sentieri della cronaca. Politica, economia, cultura, arte, cucina, sport, discorsi, spettacoli, chiacchiere, titoli, sottotitoli, articoli, foto, vignette, ... se pur non accade di incappare nei giornali 'rosa' dove furoreggiano attricette e reginette e ometti nell'abito da spiaggia dell'ultima puntata televisiva; o, scendendo nei bassifondi, non si incappi in qualche scampolo di giornali osè, dei quali tuttavia si dice che hanno lasciato la bandiere ai siti porno. L'alluvione trasporta erbe e legni, fango e liquami. Saremo trascinati a valle, finiremo perduti e dissolti? Che cosa serve venire a conoscere tutte le notizie e vederle ripetute e rimescolate tra giornali e telegiornali? Quanto serve sapere tutto e di tutti e saperlo all'istante? Eppure dentro ciascuna notizia ci sono volti e anime, si muovono cuori e persone, vibra un filamento di umanità luccicante e.o disperato. Si creano alleanze, si intrecciano tendenze, si esaltano e si abbattono persone.
In questo vasto mare, necessario e ambiguo, affinché non vada perduta l’attesa di ciascuno e non decada il desiderio del cuore, occorre che ogni giorno venga lanciata un'altra notizia. Non basta appena la bella novità delle 'Buone Notizie' che qualche quotidiano ha riscoperto a ritmo settimanale. La Buona Notizia arriva con il Vangelo di Gesù Cristo. Ogni mattina ci raggiunge l'annuncio della Sua presenza tra noi, come sole che sorge sulla giornata. Non più sommersi dall'alluvione, una vela ci conduce al porto di salvezza.