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10 settembre 2017 – Domenica XXIII anno A

Buona domenica, con Gesù in mezzo a noi, due o tre o tanti di più….

Vangelo secondo Matteo 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

UNA CHIESA DAL BASSO

Bastano due o tre persone a fare la Chiesa, cioè a esprimere il segno della presenza del Signore Gesù nel mondo. Due o tre persone riunite nel Suo Nome! Questo piccolo segno viene determinato dalla libertà delle persone in una famiglia o tra amici, in modo permanente o occasionale. Non si tratta di un elemento isolato. Come la cellula nel corpo, i due-tre partecipano del calore e dell'umore, del sangue e del respiro dell'intera struttura. L’immersione vitale nella piccola compagnia non chiude il cerchio dei rapporti, ma li apre e li rinnova. Lo si verifica soprattutto quando insorgono quelle frizioni e quei contrasti che non si risolvono all’interno del gruppetto. E’ provvidenziale allora potersi riferire alla comunità più vasta e all’autorità più evidente. Quando avviene questo passaggio, Gesù promette che la decisione umana trova conferma in cielo.