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Martedì 5 settembre 2017 – Santa Madre Teresa di Calcutta, 1910-1997

Vangelo secondo Luca 4,31-37

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

L’AUTORITA’ DI GESU’

Gesù passa dalla sinagoga di Nazaret a quella di Cafarnao, il paese in cui stabilisce il punto di partenza per la missione, sul lago di Galilea. Gesù ‘insegna’ con autorità. Significa non solo che è saggio e convincente, ma che la sua parola è efficace: agisce sulla mente e sulla vita delle persone. Fino al punto di affrontare satana e di sgominarlo: è la prima vittoria su satana dopo le tentazioni nel deserto. Gesù continua ad agire ‘con autorità’ anche oggi.