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QUARESIMA

1 marzo 2017

Mercoledì delle Ceneri

LA BUONA QUARESIMA

La Quaresima non gode di buona fama. Evoca penitenze e mortificazioni fuori tempo e fuori moda, intese come limitazioni dell’umano e come restrizioni delle nostre possibilità. Perché digiunare e pregare? Perché perdersi nella carità spicciola, mentre i problemi sono altri? Questo, mentre nutrizionisti e istruttori di palestre costringono a tutte le diete e sospingono ad ogni tipo di esercizio. Se è al fine di ottenere una buona salute e un buon fisico, resistiamo. Se è per acquetare l’anima con un’opera buona da mezzo soldo, ogni tanto ci stiamo.                                                         Ma noi cerchiamo di più. Gesù ha passato quaranta giorni nel deserto, digiunando e combattendo le tentazioni di Satana, non per mantenersi in salute, ma per indirizzare il suo corpo e la sua anima a un’impresa grandissima, che avrebbe avuto un enorme impatto negli uomini del suo tempo e in quelli delle generazioni successive. Aveva in mente il Padre e la sua volontà. Da qui è partito deciso.                                                                                                                                                  Per che cosa vale la pena ‘sacrificarsi’? Per la famiglia, i figli, gli amici? Certo lo si può fare per un amore grande, come chi offre ogni istante al Dio della vita, addestrandosi – non solo in Quaresima – con la preghiera, il digiuno, la carità.

Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».