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Sabato 20 agosto 2016 – San Bernardo da Chiaravalle, 1090-1153

PADRE E MAESTRO

Nessuno è padre e maestro se non ne riceve il compito e soprattutto il cuore dal Dio di Gesù Cristo. Bernardo, per educazione e per grazia, si innamora di Cristo ed entra in monastero trascinandosi dietro una schiera di familiari e amici. Vive il fervore del novizio e l’esperienza dell’educatore, diventa fondatore di nuovi monasteri e difensore della fede, in rapporto con il Papa, i potenti del tempo e il popolo di Dio. Determinanti le sue preziose e intense amicizie, che lo introducono nell’esperienza dell’amore di Dio. Rimane testimone e maestro anche per noi.

Vangelo secondo Matteo 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».