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Lunedì 1 agosto 2016 – Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Napoli 1696-1787

SILENZIO E CARITA’

Gesù sta di fronte alla realtà e si lascia colpire dai fatti che accadono. Dopo l’uccisione del Battista, che cosa resta se non il silenzio e la preghiera? Di fronte agli attentati che uccidono ‘a caso’ e di fronte al martirio dei cristiani, anche oggi la prima risposta è il silenzio e .la preghiera. Inevitabilmente, segue la carità. La vita continua a muoversi e il bisogno delle persone ci richiama. Gesù coinvolge i discepoli nell’azione di carità. In poche righe, il Vangelo descrive come stare davanti alla vita: silenzio e carità, Dio e il prossimo.
Vangelo secondo Matteo 14,13-21

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

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