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Mercoledì 20 aprile 2016 – Sant’Agnese di Montepulciano, 1268-1317

UNITI A GESU’, UNITI AL PADRE

L’incessante rimando di Gesù al Padre ci riconduce all’origine da cui tutto sgorga e vive. Gesù è l’immagine, l’amore e l’opera del Padre comunicati a noi. Vedendo Gesù, vediamo il Padre; seguendo Gesù, arriviamo al Padre. Gesù è la via certa e concreta per camminare nella luce e nella verità e giungere alla vita. Nessuno ci può strappare dalla comunione del Figlio con il Padre. Stretti a Cristo come Giovanni quando ha appoggiato il capo sul petto di Gesù, stretti al corpo di Cristo che è la Chiesa, otteniamo pace, pienezza e paradiso.

Vangelo secondo Giovanni 12,44-50

In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

 

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