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Giovedì 14 aprile 2016 – Santi Tiburzio, Valeriano e Massimo, martiri, Roma 177-229

"Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato"

L’ATTRATTIVA DEL PADRE

Come il Padre ci attira? Come Dio ci istruisce? Dio ha costruito il cuore dell’uomo e vi abita dentro in tutte le fibre. Ci ha fatto con desideri e attese, con speranze e prospettive. Occorre ascoltare la domanda profonda e il grido del proprio cuore, non riducendolo alle occasionali malie sentimentali, ma scoprendo quell’inclinazione autentica che ci fa riconoscere il Bene e il Bello quando ci vengono incontro. Questo è il primo modo attraverso il quale il Padre ci attira a Gesù. Poi vengono le mosse misteriose della Sua Grazia…

Vangelo secondo Giovanni 6,44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

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