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Domenica Quinta di Quaresima – Terzo anno di Papa Francesco

Vangelo secondo Giovanni 8,1-11
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

LE MOSSE DELLA MISERICORDIA
Gesù va al tempio, siede e insegna; si china e scrive; si alza e parla agli accusatori; si china nuovamente, si alza e parla alla donna. Sono le mosse di una persona attenta, vigile, partecipe. Un regista ne rimarrebbe affascinato. Ma non è una scena da film. E’ la misericordia di Dio in azione: Gesù induce gli accusatori a giudicare se stessi; salva la donna, condannando il peccato: “D’ora in poi non peccare più”. Con calma e determinazione, Gesù produce un vortice che travolge la legge umana e spalanca le porte alla misericordia che salva.

Preghiera dei fedeli
Domenica Quinta di Quaresima
13 marzo 2016

Introduzione del celebrante
Ci affidiamo a Te, o Padre che hai mandato il tuo Figlio Gesù nel mondo non per condannarlo ma per salvarlo.

1. Ti ringraziamo o Signore Gesù per la misericordia con la quale ci accogli in questa eucaristia e ci perdoni nel sacramento della confessione. Apri il nostro cuore a te,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Nell’anno del Giubileo ti preghiamo o Signore Gesù per coloro che hai chiamato ad essere ministri della tua misericordia: Papa, vescovi, sacerdoti; ti preghiamo per le nuove vocazioni sacerdotali e religiose,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. O Signore, dona al nostro mondo disorientato e disperso fiducia e speranza; sostieni i profughi, le persone senza casa e senza pace, e i perseguitati per la loro fede,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. O Signore, ti affidiamo tutte le famiglie: dona l’amore e la fedeltà del sacramento del matrimonio; dona la gioia e la forza dell’accoglienza e della crescita dei figli,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Signore, rendici lieti e certi con il tuo perdono. Con fiducia a te ci affidiamo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Spunto della domenica

Il Signore ha aperto ‘una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti’. La novità del perdono ricostruisce un popolo, ridona la vita alla donna che tutti volevano condannare. Gesù smaschera l’ipocrisia di chi condanna gli altri, per apparire lui stesso giusto. Oggi vediamo con facilità condannare ‘certi’ peccati degli altri, mentre altri comportamenti peccaminosi non sono considerati peccato. Gesù ci mostra chiarezza di giudizio verso il peccato, e nello stesso tempo misericordia verso il peccatore. Camminiamo in una strada di giustizia e di misericordia.

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